Psicoterapia a Treviso
Valutazione e trattamento nei disturbi clinici, nella prevenzione della salute, nella ricerca del benessere e nel potenziamento della Performance
Dott.ssa Luciana Lorenzon
La Dott.ssa Luciana Lorenzon si avvale delle ricerche scientifiche e delle metodologie più avanzate, tra le quali tecnologie di brain-imaging (QEEG) e HRV Biofeedback, per favorire il cambiamento neuroplastico necessario per un miglioramento della performance e della condizione di salute.
Una attenta e approfondita valutazione psicofisica mediante l’utilizzo di strumenti non invasivi di ultima generazione permette di programmare il migliore ed efficace intervento personalizzato.
Problematiche trattate
Vengono trattate di diverse problematiche di salute riconoscendo che ogni condizione patologica è espressione di una complessa interazione tra genetica e ambiente che rende unica l’esperienza del singolo e spesso difficilmente inquadrabile in una diagnosi ma non per questo non identificabile nel migliore percorso di cura.
Attraverso la psicodiagnosi che si avvale di conoscenza e strumenti all’avanguardia riteniamo di offrire un servizio innovativo che approccia la complessità e mira ad insegnare alla persona l’autoregolazione e la promozione del benessere dal profondo.
– Disturbi d’ansia
– Fobie
– Disturbi del tono dell’umore
– Disturbo ossessivo-compulsivo
– Disturbo da stress post-traumatico
– Sindrome di Tourette
– Disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (ADHD) e disturbi del comportamento
– Disturbi dell’apprendimento
– Disabilità dello Intellettiva
– Disturbi dello Spettro dell’Autismo
– Disturbi alimentari
– Dipendenze
– Disfunzioni sessuali
– Sindrome dell’intestino irritabile
– Cefalea / Emicrania
– Ipertensione
– Malattia di Raynaud
– Insonnia
– Fibromialgia e Dolore cronico
– Epilessia
– Stress
– Acufeni
Neurofeedback
Il Neurofeedback conosciuto anche come EEG-Biofeedback
Il neurofeedback è un intervento non invasivo che permette l’autoregolazione delle proprie onde cerebrali attraverso una maggiore consapevolezza della propria fisiologia, senza farmaci e senza effetti collaterali.
La persona visualizza in tempo reale le proprie onde cerebrali nello schermo di un computer direttamente collegato allo strumento che registra i segnali elettrofisiologici e fornisce un “feedback” di cosa sta accandendo in quel preciso istante. Vengono utilizzati da uno a 4 sensori contemporaneamente.
L’esercizio consiste nel favorire la produzione delle onde ottimali attraverso continui “rinforzi” (suoni o immagini) che indicano la giusta direzione per consentire al cervello di automodularsi e raggiungere l’obiettivo voluto sia di riduzione della sintomatologia patologica sia di miglioramento della performance.
Biofeedback
Il biofeedback è una tecnica di autoregolazione non invasiva che insegna all’individuo a raggiungere il controllo volontario delle funzioni fisiologiche che sono normalmente regolate autonomamente (cioè senza o con scarsa consapevolezza).
Come funziona
Vengono posizionati i sensori che registrano uno o più indici fisiologici come ad esempio la tensione muscolare, la frequenza e variabilità cardiaca, la conduttanza cutanea, la temperatura periferica o la respirazione.
Questi segnali sono visibili nel monitor di un computer che fornisce cosi un feedback in tempo reale all’individuo.
Il training consiste in un vero e proprio allenamento aiutati dal feedback visivo e uditivo che indica in quale direzione rinforzare il segnale biologico.
QEEG Brain Mapping
L’elettroencefalografia quantitativa (QEEG) è una procedura utilizzata per misurare, tramite una tecnologia digitale, l’attività elettrica del cervello su 19 punti contemporaneamente.
Le tecniche di elaborazione dei dati e l’uso di software di ultima generazione permettono di visualizzare i cambiamenti dinamici che avvengono in tutto il cervello in pochi minuti sia a riposo ad occhi aperti o chiusi sia durante una qualche attività di elaborazione cognitiva.
L’elettroencefalogramma elaborato viene convertito in “Mappe Cerebrali” che con diversi colori indicano le parti del cervello che lavorano in modo più efficiente.
Il funzionamento anormale dei circuiti cerebrali è alla base di molti disturbi cognitivi, emotivi e comportamentali.
Il clinico esperto di QEEG si avvale delle migliori applicazioni come il database di riferimento Neuroguide, l’analisi del fenotipo, il modello di vigilanza di Bente, l’analisi delle componenti indipendenti ICA e la tomografia elettromagnetica a bassa risoluzione (LoRETA) allo scopo di processare i dati e ottenere la migliore mappatura del cervello.
Questo ci permette di sviluppare il migliore piano di trattamento personalizzato in base ai sintomi e agli obiettivi specifici.
LoRETA Neurofeedback
LoRETA (Low Resolution Brain Electromagnetic Tomography) è una analisi matematica tridimensionale localizzata altamente sensibile del cervello che individua la sorgente del segnale elettrico prodotto dalle cellule cerebrali negli strati più profondi della corteccia permettendo una valutazione e diagnosi molto accurata.
Nonostante le misurazioni elettriche tramite elettroencefalogramma siano state storicamente note per la loro scarsa risoluzione spaziale (22-37 cm 3 ), l’uso di LoRETA porta questa risoluzione a 7 mm 3, paragonabile alla risonanza magnetica.
Nel percorso di valutazione e diagnosi, i dati rilevati con LoRETAvengono confrontati con un database di “cervelli neurotipici” (cioè senza alcun danno neurologico o psicologico) e mappati per l’esame.
Ciò fornisce uno strumento fondamentale per una accurata pianificazione del corretto protocollo per il trattamento.
3-D LoRETA Z Score Neurofeedback
Il neurofeedback z-score LORETA, detto “neurofeedback cerebrale profondo” allena il cervello direttamente all’origine della produzione del segnale elettrico tramite una cuffia con 19 sensori e sfruttando le informazioni provenienti in tempo reale dalla tecnica di imaging cerebrale chiamata analisi della tomografia elettromagnetica a bassa risoluzione (LORETA).
Questo ci consente di visualizzare un’immagine 3D dell’attività cerebrale e rinforzare in modo specifico l’attività che proviene dal profondo del cervello.
In particolare si lavora real time su 88 aeree di Broadman promuovendo una migliore coerenza cerebrale con particolare attenzione ai principali circuiti neuronali: Default Mode Network DMN), Dorsal Attention Network (DAN), Emotion-Regulation Cortex (ERC), Sensory-Motor Cortex (SMC), Memory Network (MN), Visual Cortex (VC).
La persona impara a stimolare o calmare precise regioni del proprio cervello e a connetterle in modo funzionale e ottimale per la salute.
Psicoterapia integrata
L’approccio di psicoterapia integrata nel processo di neuroterapia comprende il neurofeedback, il biofeedback, la terapia cognitivo comportamentale, la mindfulness, l’acceptance and commitment therapy (ACT) e il counseling motivazionale centrato sulla persona e lo stile di vita.
Le evidenze scientifiche dimostrano che l’approccio olistico MenteCorpo rappresenta la migliore cura per il benessere dell’intero organismo.
Peak Performance e Sport
Grazie agli innovativi strumenti psicofisiologici è possibile raggiungere la migliore condizione di alta prestazione fisica e mentale. Il Biofeedback e il Neurofeedback aiutano l’organismo nella gestione dello stress, nel mantenere la giusta motivazione in presenza di difficoltà, nello stabilire le priorità per migliorare le proprie capacità e raggiungere gli obiettivi prefissati.
– Potenziamento neurocognitivo
– Training di attenzione focalizzata sull’obiettivo
– Ottimizzazione dei tempi di reazione
– Riduzione dell’ansia
– Regolazione del livello di attivazione psicofisica
– Ottimizzazione del recupero
– Gestione e superamento del trauma da infortunio
Mindfulness
L’allenamento neurocognitivo che promuove il benessere
Mindfulness è un particolare stato mentale caratterizzato da una ottima capacità di regolazione dell’attenzione che rimane ancorata all’esperienza immediata e non “vaga” a caso tra pensieri, preoccupazioni e ricordi e allo stesso tempo attiva centri cerebrali che promuovono apertura, accettazione e curiosità.
Questo stato mentale si accompagna con una diminuzione di attività cerebrale nel circuito di “Default” che coinvolge aree nella zona mediale prefrontale e nella zona interna posteriore (cingolato posteriore).
Quando questo circuito è meno attivato c’è una maggiore consapevolezza e controllo delle proprie emozioni, diminuisce la tendenza al rimuginio e alla distrazione.
Grazie ad una attenta valutazione dei circuiti cerebrali della persona è possibile pianificare il percorso di mindfulness e monitorare in tempo reale ciò che accade per facilitare il raggiungimento dello stato Mindful e renderlo stabile.