Analisi, monitoraggio e biofeedback del sistema nervoso autonomo e della variabilità della frequenza cardiaca
Inspirare ed espirare sono atti che ci accompagnano dall’inizio della nostra vita; il respiro è il primo atto che compiamo quando nasciamo e l’ultimo quando ce ne andiamo. L’apparente semplicità dell’atto respiratorio nasconde un complesso sistema di controllo neurale che garantisce quella sincronizzazione vitale tra respiro e battito cardiaco.
Eppure la maggior parte di noi respira male, utilizza meno del 50% della capacità respiratoria. L’errore principale che si compie è quello di non pensare al respiro, di non dedicare dei momenti nella nostra giornata dove ci soffermiamo per “respirare”. Se riuscissimo a incrementare la nostra capacità respiratoria, anche solo del 10%, ne riceveremmo benefici in termini di benessere generale (oggi la base del cosiddetto “successfull aging” ossia invecchiare bene). Imparando a respirare efficacemente si introduce più ossigeno, si produce più ossido nitrico, si espelle più anidride carbonica, migliorando il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la cascata ormonale, l’ossidazione dei grassi (dimagrimento) e non ultimo si influisce sull’attività di ampie aree del cervello e, di conseguenza, su cognizione, memoria, stress, emozioni, umore, insonnia e percezione del dolore.
L’interfaccia chiave tra cervello-respiro-benessere è costituita dal sistema nervoso autonomo. Questo regola tutte le funzioni viscerali, come la motilità gastroenterica e genitourinaria, la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca ed è legato a quella parte del sistema nervoso centrale chiamato sistema limbico che regola la risposta alle emozioni. E’costituito da due parti: il sistema nervoso simpatico (il nostro acceleratore) e quello parasimpatico o vagale (associato al relax e al recupero).
L’iperattività simpatica (aumentata liberazione di cortisolo, adrenalina e noradrenalina) è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di patologie croniche come quelle cardiovascolari e metaboliche perché a sua volta attiva fattori di rischio intermedi: infiammazione, stress ossidativo, resistenza insulinica, disturbi della qualità e quantità del sonno, ipertensione, aumento della massa grassa infiltrata e perdita della massa magra (sarcopenia e osteopenia). Uno dei modi per disarmare l’attività simpatica e aumentare quella protettiva parasimpatica e vagale (antinfiammatoria) è la modulazione del ritmo respiratorio. E’ chiaro quindi come la respirazione sia il punto di incontro tra il nostro corpo e la nostra mente. Attraverso il respiro lento e profondo (6 respiri al minuto contro i 20 al minuto) possiamo governarli insieme, riducendo l’eccessiva risposta allo stress cronico che è quello che fa ammalare.
PPG Stress Flow
l dispositivo medico PPG Stress Flow, è uno strumento di analisi non invasiva per valutare la funzionalità del ANS (sistema nervoso autonomo) che è quella componente del sistema nervoso non controllabile direttamente con la volontà.
Consiste nell’applicazione di due elettrodi ai polpastrelli dei due indici della mano destra e sinistra che rilevano le variazioni di volume del sangue nel letto microvascolare dei tessuti attraverso una misurazione ottica chiamata pletismografia; inoltre, misura la variazione del battito cardiaco (HRV) in un intervallo di 5 minuti.
La HRV varia in risposta a fattori come il ritmo del respiro, gli stati emozionali, lo stato d’ansia, stress, rabbia, rilassamento, pensieri, ecc. In un cuore sano la frequenza cardiaca risponde a tutti questi fattori rapidamente e si modifica a seconda delle situazioni, per consentire all’organismo di adattarsi alle diverse esigenze a cui l’ambiente ci sottopone.
L’HRV è correlata alla interazione del ANS (sistema nervoso autonomo)nelle sue branche Simpatica e Parasimpatica.
Il Simpatico prevale in situazioni di allarme, stress, lotta o fuga e produce una serie di effetti quali accelerazione del battito cardiaco, dilatazione dei bronchi, aumento della pressione sanguigna, dilatazione della pupilla, aumento della sudorazione e restringimento dei vasi sanguigni, con la secrezione di mediatori chimici come l’adrenalina e la noradrenalina.
Il Parasimpatico chiamato anche attività Vagale rappresenta la risposta ad una situazione di calma, riposo, rilassamento, assenza di pericoli e di stress, con la mediazione dell’acetilcolina. In pratica sono due sistemi paragonabili ad un acceleratore e ad un freno che funzionano a seconda degli eventi a cui siamo sottoposti. La capacità dell’organismo di modificare la propria espressione verso l’uno o l’altro sistema e mantenere un equilibrio dinamico, sia dal punto di vista fisico e psicologico, è alla base della salute predittiva ed è espressa dall’ HRV.
In pratica, cuore e cervello comunicano a vicenda e risulta chiaro come ogni evento psichico abbia riscontro sia sul cuore che sul corpo intero come verificato da numerosi studi di neuroimmunologia.
Lo strumento consente di misurare la capacità del sistema nervoso autonomo ( vagale – parasimpatico) nel recupero da situazioni di stress, dolore, infiammazione e disordine neuroimmunitario.
Attraverso i diagrammi forniti dalla elaborazione computerizzata è possibile inoltre avere informazioni sull’equilibrio di attività dei due emisferi cerebrali destro (espressioni emozionali ) e sinistro (espressioni logiche e razionali) e valutare la tendenza al rimurgino e pensieri ricorrenti in quanto fibre nervose della corteccia prefrontale fanno parte del sistema nervoso vagale e direttamente correlate all’HRV.
Le potenzialità dello strumento, una volta elaborati i dati e definita la situazione clinica, consentono successivamente di recuperare e riequilibrare la capacità del sistema vagale, attraverso un training di biofeedback respiratorio, di facile esecuzione, diventando una efficace terapia non invasiva da sola o di supporto ad altre.
Applicazioni
- Monitoraggio della sindrome generale di adattamento e dei disturbi correlati allo stress;
- Diagnostica e monitoraggio dei disturbi infiammatori cronici e delle patologie autoimmuni;
- Analisi delle espressioni psicologiche e delle emozioni;
- Aumento della performance sportiva;
- Longevità e performance psicofisica.